Lo stesso tipo di cavo serve per collegare la console dei videogame, il videoregistratore digitale e, per finire, il lettore Blu ray. Si tratta dei cavi Hdmi su cui "viaggiano" ad alta velocità e in digitale i dati del video e l'audio che hanno soppiantato la Scart.
Apparentemente i cavi Hdmi sembrano tutti uguali ma di fatto hanno prezzi estremamente diversi: i modelli più economici, quelli da cestone senza confezione, costano poco meno di dieci euro mentre i più costosi, perché costruiti con rame estremamente puro (si arriva al 99,99%) lavorato in assenza di ossigeno oppure perché il cavo ha la doppia o tripla schermatura e hanno i connettori placcati in oro a 24 carati, fanno balzare il prezzo a 50 euro e più.
Così lo scontrino per l'acquisto dei cavi Hdmi rischia di mandare in cortocircuito la cassa familiare. Infatti queste particolari lavorazioni del cavo lasciano presupporre una migliore qualità del segnale trasmesso, in altre parole una migliore visione sullo schermo tv. Anche la confezione contribuisce ad aumentare il prezzo.
Meglio preferire i cavi del tipo 1.3 (con lo standard A, B o C) o l'1.4 (è l'ultimissimo e supporta anche i video in 3D), che sia lungo almeno un paio di metri e con i connettori angolati. Quest'ultimo dettaglio permette di sfruttare al meglio lo spessore ridotto dei nuovi schermi ultrapiatti. (E.N.)